Quarta generazione di agricoltori, vignaioli di seconda e vinificatori di prima Anna, Paolo e Pietro, producono vino a Donori, piccolo comune a trenta chilometri a nord di Cagliari, zona vocata agli autoctoni Nuragus, Nasco, Cannonau e Bovale sardo. Lavorano in un territorio abitato sin dalla preistoria, come dimostrano reperti di età nuragica che testimoniano l’occupazione di queste terre nell’età del bronzo. Le vigne sono condotte in lavorazione sinergica, un metodo di non lavorazione del suolo inerbito spontaneamente, su terreno collinare granitico-sabbioso, povero per antonomasia, arricchito, appunto, dagli sfalci. La biodiversità del suolo crea un ecosistema integrato a quello della macchia circostante, così che le piante si autoregolino e si difendano da sé. La vendemmia è fatta a mano, in cantina le fermentazioni sono spontanee e tutti i vini affinano in acciaio senza alcuna filtrazione prima di essere messi in bottiglia.
Sa Defenza